Contro le molestie la diretta Instagram che ti accompagna a casa - DONNEXSTRADA
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Contro le molestie la diretta Instagram che ti accompagna a casa

Abbiamo intervistato lə volontariə di DonneXStrada, un servizio per donne e uomini in situazioni di rischio molestie.

Davide Bomboni

Se vi dicessero che esiste un’associazione composta da volontarie pronte a rendere più sicuro il vostro rientro a casa, arginando il rischio di molestie e aggressioni, con una diretta video di Instagram disponibile sette giorni su sette e 24 ore su 24, che ne pensereste? Si chiama DonnexStrada e dal 2021 ha accompagnato centinaia di donne (e non solo) a casa, rendendo il loro rientro più sicuro.

L’associazione ha un direttivo di dieci persone, tutte sotto i 30 anni, e conta settanta volontari. È nata spontaneamente durante il lockdown per arginare la pandemia da Covid-19 e oggi opera su tutto il territorio nazionale, con l’aspirazione di scavalcare i confini italiani. L’associazione ha scelto come simbolo il fischietto, sia per simboleggiare l’attirare l’attenzione e sia per rimarcare la volontà di farsi sentire e uscire dalla bolla già sensibilizzata al tema della violenza di genere.

Ho chiacchierato con Claudia, volontaria di DonnexStrada, su come sia nata quest’idea e come funzioni.

Come nasce DonnexStrada?

DonnexStrada nasce dalla volontà di attuare delle azioni concrete per prevenire la violenza di genere in strada. Ci siamo chiamate così non perché siamo indirizzate solo alle donne, ma perché è oggettivo che la violenza abbia un genere e la nostra esperienza lo conferma.
L’idea nasce da un’iniziativa della presidente dell’associazione DonnexStrada, Laura De Dilectis, che ha raggruppato delle persone per creare il primo gruppo di volontari. Al marzo 2021, quando abbiamo fatto la prima diretta, eravamo in 12 volontarie.

Le nostre azioni sono partite in pieno lockdown e abbiamo capito sin da subito che Instagram sarebbe stato il modo più semplice per raggiungere tutte e tutti senza costi, permettendoci di arrivare ovunque, non potendo andare fisicamente sul territorio. Il servizio più veloce è quello delle dirette per strada, ovvero, accompagnare tute le persone che hanno delle preoccupazioni nel tornare a casa da sole. Nei primi 3 mesi i follower sui nostri profili Instagram sono arrivati a settantamila.

DonnexStrada è rivolto solo alle donne?

Il nostro servizio è rivolto a chiunque abbia bisogno di un supporto a prescindere dal genere; ci hanno scritto tanti uomini per essere accompagnati. Una cosa che ripetiamo a tutti è di non vergognarsi a chiedere un aiuto e di non pensare di arrecare disturbi. Il nostro servizio esiste proprio per questo.
I numeri Istat, fermi al 2014, celano le violenze reali, anche quelle fatte sugli uomini. Sappiamo benissimo che non avremo mai i numeri reali delle violenze poiché i dati si riferiscono alle sole denunce, senza considerare gli episodi rimasti sommersi.

Le dirette che fate con le persone che accompagnate sono sia pubbliche che private. È possibile seguire le dirette live su IG con una o più persone che seguite?

Sì, proprio come ti puoi vedere un Fedez che fa una diretta, sul nostro profilo DirettexStrada vedi due persone che parlano, la nostra volontaria che parla con la persona che vuole essere accompagnata a casa. Ci è successo che durante una diretta che stavamo già facendo ci ha scritto un’altra ragazza che ha chiesto di potersi unire anche lei, così abbiamo fatto una diretta in tre.

Se chiedo di poter essere accompagnatə a casa, cosa succede durante la diretta?

Come prima cosa scegliamo se fare una diretta pubblica o privata a seconda delle tue esigenze e se sei minorenne. Di solito, si parla del più e del meno mentre stai rientrando a casa. Cerchiamo di darti delle indicazioni in caso ci sia un rischio di molestia, per esempio, se qualcuno ti sta seguendo. Le indicazioni sono semplici: alzare il telefono e far vedere che sei in chiamata, togliere le cuffiette per far sentire che stiamo parlando. Già questi accorgimenti disincentivano, solitamente, i molestatori ad agire.

Durante la diretta rimani in videochiamata con una volontaria, mentre un’altra opera da “dietro le quinte” pronta ad avvertire il 112 in caso di necessità, fornendo la posizione e le informazioni principali.
Nel caso in cui sia in atto una molestia o una violenza registriamo lo schermo della diretta per poterlo fornire alla persona che accompagniamo, poiché spesso per le denunce di molestie per strada mancano le prove. Fortunatamente, al momento sono bastate le dirette per evitare possibili molestie e aggressioni, senza dover ricorrere a interventi del 112 o ad azioni legali.

Quantз volontarз siete a oggi e come vi siete organizzatз?

Siamo circa 70 tra volontarie e volontari, distribuiti su turni che coprono tutte le ore di tutti i giorni della settimana. Naturalmente, i picchi li abbiamo d’inverno dalle 18 a mezzanotte in settimana, d’estate dalle 23 alle 3 del mattino nei fine settimana. Per ora contiamo sulle nostre forze e abbiamo aperto un crowdfunding su Eppela per i progetti futuri, oltre a piccole donazioni già arrivate da privati, anche se abbiamo una linea aperta per dei finanziamenti pubblici e stiamo lavorando per partecipare a dei bandi. Per diventare volontari basta mandare una email a collaborazioni.donnexstrada@gmail.com e fissare un colloquio online dove si condivide la nostra carta d’interventi con tutte le procedure da seguire.

Ci sono state difficoltà?

All’inizio abbiamo avuto qualche problema con persone che avviavano le dirette, diciamo, per deriderci e darci fastidio. Abbiamo capito che necessitavamo di più persone, così abbiamo scritto un appello sempre dalle nostre pagine Instagram e abbiamo allargato la nostra base di volontariз.

DonnexStrada è solo dirette Instagram o avete altri progetti correlati?

La nostra associazione ha già attivi dei servizi di supporto psicologico e legale, raggiungibili dalle nostre pagine Instagram DonnexStrada e DirettexStrada. Inoltre, abbiamo avviato un progetto per la creazione di Punti Viola, veri e propri luoghi fisici sul territorio da poter raggiungere in caso di difficoltà, presso locali pubblici (bar, ristoranti, negozi, ecc.) già sensibilizzati ai temi della violenza di genere e delle molestie per strada, dove si troveranno delle persone formate a dare una prima assistenza concreta. L’idea nasce anche dal fatto che i centri antiviolenza hanno subito una pesante riduzione dei finanziamenti, oltre a non riuscire a coprire in modo capillare il territorio. La sperimentazione dei Punti Viola inizierà a Roma una volta raggiunta la cifra individuata del nostro crowdfunding, per poi poterla allargare a tutto il territorio nazionale.

Stiamo ragionando, poi, sulla creazione di una app per la mappatura delle strade sulla falsariga di altri servizi già esistenti, come Wher. Vorremmo creare una app basata su dati oggettivi e non viziata da altre discriminazioni, come a volte succede su quelle già esistenti, dove alcune strade sono segnate come pericolose poiché semplicemente multiculturali. La mappatura si baserà sui dati delle segnalazioni e delle denunce, anche se sappiamo che non può essere l’unica soluzione al problema. Abbiamo avviato una progettazione per degli incontri nelle scuole per poter portare l’educazione di genere, seppur sapendo che la generazione da educare sia quella che non va più a scuola, che vorremmo raggiungere attraverso la sensibilizzazione via social network e attraverso eventi culturali sui territori.

Questi sono solo alcuni progetti che stiamo sviluppando, da affiancare a ciò che già facciamo. Visitando i nostri profili Instagram si trovano video di incontri pubblici online con esperti di fenomeni di violenza di genere, oltre che la possibilità d’iscriversi a i nostri seminari con psicologi, esperti e legali.

Esistono altri servizi simili al vostro in italiano?

Ci sono canali Telegram che offrono servizi simili, che vediamo naturalmente di buon occhio, anche se non assicurano la strutturazione che si siamo dati e usano piattaforme che non garantiscono la stessa sicurezza. Abbiamo anche avviato un progetto internazionale, violawalkhome, che è ancora in fase di sviluppo.

Photo credits: @biancahirata

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