DONNEXSTRADA, IL PROGETTO CHE PUÒ SALVARTI LA VITA CON UNA DIRETTA INSTAGRAM
Micaela Long
l 36,6% delle donne preferisce non uscire nelle ore notturne se non accompagnate. Nel 2022, l’Italia fa ancora i conti con un vuoto sociale inascoltato: la loro sicurezza in strada. In attesa della definizione di piani di intervento mirati, gli occhi vigili delle volontarie di Donnexstrada scortano le coetanee nel rientro a casa con dirette social.
Gatteo Mare, Emilia Romagna, 11 febbraio 2022 ore 18:00. Dopo una passeggiata in solitaria, un’imprenditrice 60enne viene immobilizzata, sequestrata, picchiata e violentata sulla via del rientro a casa da uno sconosciuto. La donna riesce a chiamare il 112 solo dopo la violenza.
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L’imprenditrice gatteese è viva ma porta sulla pelle i segni di un’aggressione di genere che ha a che fare con un vuoto sociale inascoltato: la sua sicurezza in strada. Secondo un’indagine Istat, il 36,6% delle donne preferisce non uscire di sera per paura (gli uomini sono l’8,5%) e il 35,3% di loro dichiara di non sentirsi sicura fuori dalle mura domestiche da sola. Di notte, il 28% di donne evita alcune strade, luoghi o persone.
Nell’attesa dell’urgente definizione di piani di intervento per la sicurezza delle donne in strada, da Roma lo scorso anno si è alzata la voce di Donnexstrada, un network di professioniste impegnate nel contrasto alla violenza di genere che accompagna il rientro a casa di chi ne ha bisogno attraverso dirette Instagram che durano per tutto il tragitto. L’obiettivo è ridurre al minimo l’eventualità che si verifichino aggressioni grazie al sostegno di alcune volontarie disponibili a turnazione h24 e pronte a chiamare i soccorsi in caso di necessità.
L’idea è di Laura De Dilectis, psicologa clinica classe 1994 e founder di DonnexStrada, community di persone strette intorno al sogno di poter vivere il tessuto urbano in sicurezza di giorno e di notte a prescindere dal loro genere di appartenenza. A lei abbiamo chiesto di introdurci alle loro iniziative.
Cos’è Donnexstrada e quali problemi risolve al genere femminile?
Donnexstrada è un’associazione che si occupa di violenza di genere, in particolare di sicurezza in strada delle donne. Ad oggi l’associazione ha in attivo diversi servizi: le direttexstrada, ovvero un servizio di accompagnamento h24 per tutte le persone che non si sentono al sicuro in strada, lo sportello di supporto psicologico specifico per le donne e le questioni di genere, la raccolta di testimonianze per ascoltare e dare voce a tutte le persone che hanno subito molestie, abusi, esperienze negative in strada e non e il servizio di consulenza legale per persone vittime di violenza di genere. Donnexstrada non “risolve problemi”, ma supporta e informa le persone per quella che è una problematica delicata e complessa.
Com’è nata l’idea di dar vita al progetto? Quando? Perchè?
Donnexstrada nasce una domenica di marzo, quando sono venuta a sapere della morte di Sarah Everard, rapita, stuprata e uccisa a Londra a marzo dello scorso anno. In pochi minuti ho stilato una lista di proposte per quello che per me è un’assurdità: doverci conquistare il diritto di tornare a casa e non essere ammazzate. Mi sono ritrovata arrabbiata, più di quanto non lo fossi già.
LA RABBIA SI È TRASFORMATA IN AZIONE
Ho preparato subito le grafiche e lanciato la call to action su instagram: campagna per la sicurezza in strada delle donne – chi vuole partecipare?
Come e quando posso chiedere accesso a una diretta? Chi c’è dall’altra parte?
Il servizio direttexstrada è attivo H24 grazie a 40 volontari che, su turnazione, si sono resi disponibili ad accompagnare le persone che hanno paura in strada. La diretta si può prenotare ogni giorno tramite il box prenotazione che mettiamo sulle storie su instagram. Dall’altra parte ci sono persone che si svegliano alle 2 e stanno sveglie fino alle 4 per poter offrire il servizio, perchè sanno cosa vuol dire avere paura di stare sole in strada. Sono persone che formiamo attraverso un training specifico, proprio per poter garantire un’accoglienza ottimale.
Cosa succede se, durante una diretta, diventate testimoni di un episodio di violenza?
Chiamiamo immediatamente il 112.
È IMPORTANTE INTERVENIRE NEL MOMENTO IN CUI LA VITTIMA NON È IN GRADO DI REAGIRE
Per questo riteniamo che il servizio direttexstrada sia efficace, anche più di altre soluzioni che sottovalutano questo fattore. La persona aggredita in quel momento non è in grado di chiamare la polizia e noi lo facciamo per lei.
Cosa è successo durante la diretta più critica che ricordi?
Mi capitò agli inizi una diretta in cui una ragazza era effettivamente seguita ed aveva molta paura. È stato importante gestire quella situazione di paura e terrore. Glielo si leggeva in faccia, in tutti i suoi movimenti. Di lì in poi abbiamo lanciato un messaggio: se siete già seguite o in una situazione di pericolo, chiamate il 112, perchè non siamo un numero di emergenza di primo soccorso.
Quante dirette contate, in media, al mese e dove abitano le donne che vi accedono?
Ultimamente ne facciamo circa 30 al mese. Quello che abbiamo capito è che per le persone è importante sapere che in caso di bisogno noi ci siamo, e ce lo scrivono ogni giorno ringraziandoci. Spesso non ci chiamano per non disturbarci o per vergogna. Ma stiamo lavorando per far capire sempre di più che per noi è motivo di gioia e soddisfazione.
Donnexstrada vorrebbe presto creare una rete territoriale di punti viola, siti di accoglienza per donne in difficoltà, e promuovere iniziative come il taxi sospeso.