Donnexstrada, una diretta Instagram per tornare a casa senza avere più paura - DONNEXSTRADA
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Donnexstrada, una diretta Instagram per tornare a casa senza avere più paura

Laura De Dilectis, psicologa clinica romana, è la creatrice del progetto per la difesa delle donne e il messaggio è chiaro: «Vogliamo tornare a casa e non essere ammazzate»

«Dinanzi alla notizia del femminicidio di Sarah Everard, rapita e uccisa mentre tornava a casa a piedi, in Inghilterra, dopo tanti altri casi di stupri e omicidi di troppe donne, ho raggiunto il colmo emotivo. E ho sentito la necessità di scendere in campo per trasformare la frustrazione in azione». Così racconta Laura De Dilectis, psicologa clinica romana, che, circa un mese fa, ha lanciato il progetto Donnexstrada. Con unmessaggio su Instagram di forte impatto: «Vogliamo tornare a casa e non essere ammazzate»

.Donnexstrada, tornare a casa la sera in diretta Instagram

Una call to action per assicurare la sicurezza in strada delle donne, ma anche di tutti i soggetti vittime di discriminazioni, che ha subito fatto il pieno di like e consensi. Ma soprattutto proposte di collaborazione, a tal punto da diventare un collettivo con volontarie e professioniste in varie città d’Italia.

«Realizzare la mappatura delle strade pericolose di Roma, istituire il servizio di taxi sospeso per chi non se lo può permettere, aumentare le corse dei notturni sicuri. Ma anche avviare seminari formativi per professionisti e una campagna di sensibilizzazione per tutti. Stipulare un accordo d’intesa con polizia, università e associazioni femministe».

Un grande team che lavora 24 ore su 24

«Sono questi gli obiettivi ambiziosi – dice la giovane psicologa con un’esperienza professionale alla Casa Internazionale delle Donne – che si è prefissata sin dall’inizio e ora, a medio-lungo termine. E stiamo provvedendo a realizzarli».

Il suo team è suddiviso in un gruppo “hardcore”, capitanato da lei, affiancata da altre dieci giovani professioniste, tra cui psicologhe, sociologhe, assistenti sociali e studentesse di giurisprudenza, e un gruppo “softcore” con volontarie, tra cui anche qualche uomo, che offrono sostegno e supporto di comunicazione.

«Abbiamo scelto come nostro simbolo il fischietto – spiega – in quanto, per noi, ha un significato sia pratico che metaforico: può essere utilizzato per attirare l’attenzione della gente in caso di pericolo, diminuendo il fenomeno della deresponsabilizzazione sociale, ma è anche simbolo di identità, di supporto e azione per ammonire la violenza».

Donnexstrada non si sostituisce alle istituzioni, non è un servizio di emergenza, ma prevalentemente di prevenzione. Al momento è attivo a Roma, Milano e Bologna, ma l’attività che consente di essere operativi sull’intero territorio nazionale, in quanto digital, sono le Direttexstrada su Instagram.

«Pensando alle telefonate che spesso facciamo alle amiche quando dobbiamo attraversare un pezzo di strada da sole, ho riflettuto sulle volte in cui avviene di notte o in momenti in cui non possiamo disturbare gli altri e mi è venuta l’idea di offrire questo servizio h24 utilizzando il social più diffuso e fruibile, ovvero Instagram» afferma Laura spiegando come funziona: se una ragazza è per strada e non si sente al sicuro, può contattarle in privato e una del team farà partire una diretta, privata o pubblica, a discrezione dell’interessata.

Il servizio offerto a chiunque voglia compagnia durante il tragitto, che sia breve o lungo, di giorno o di notte, in quanto sta attraversando una via desolata, si sente seguita o vittima di catcalling, ha registrato subito un grande successo, attestandosi l’attività più originale.

«Tra le tante, mi è capitata la diretta con una ragazza pugliese che si sentiva seguita; l’ho rassicurata e le ho consigliato di togliersi le cuffie, alzare il volume e far vedere che stava facendo un video. Quando improvvisamente è caduta la linea, mi sono preoccupata a tal punto che ho sospeso la diretta e l’ho contattata: fortunatamente era solo un problema tecnico e, frattanto, aveva incontrato amiche lungo la strada» ricorda l’ideatrice del collettivo, sottolineando che ricevono numerose richieste, coprono l’intera giornata facendo i turni e se qualcuna sa già che la sera dovrà percorrere una strada pericolosa può scriverle con un leggero preavviso in modo tale che si organizzino.

Provare a rendere quantomeno il camminare per strada senza paura un diritto e una libertà di tutti è l’obiettivo principale di Donnexstrada che, per raggiungere ogni target, è operativo anche su altri social, come Facebook e Twitter, presentando ogni martedì degli approfondimenti di sensibilizzazione su tematiche attuali, mentre ogni venerdì attivano un box domande per raccogliere opinioni e testimonianze di abusi, molestie, catcalling, violenza. Sempre attivo, invece, il supporto psicologico e la psicoterapia a prezzi calmierati.

L’impegno del collettivo Donnexstrada è inarrestabile: stanno, infatti, per avviare anche la creazione dei Punti viola, ovvero locali, farmacie o qualsiasi “punto sicuro” aderente lungo la strada, dove una ragazza che torna a casa di notte a piedi può trovare riparo, qualora percepisse di essere seguita o avesse paura.

«Ci stiamo impegnando per contribuire a rendere le strade più sicure, speriamo in più città possibili a partire da Roma, anche se è innegabile la necessità della collaborazione con le istituzioni. Per esempio, spesso, vi sono variabili strutturali come la mancanza di illuminazione, a cui dovrebbero far fronte i Comuni. Ma è importante ricordare che tutto parte dall’educazione e una società può essere definita civile ed emancipata solo se rispetta l’altro e assicura libertà a tutti» conclude Laura, ribadendo lo slogan “non vogliamo essere coraggiose, vogliamo essere libere”.

https://www.vanityfair.it/news/approfondimenti/2021/05/12/donnexstrada-una-diretta-instagram-per-tornare-casa-senza-avere-piu-paura
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