La nutrizione nella malattia oncologica: una breve introduzione - DONNEXSTRADA
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La nutrizione nella malattia oncologica: una breve introduzione

Le neoplasie rappresentano la seconda causa di morte a livello mondiale. Secondo il ministero della salute italiano, i pazienti affetti da una malattia oncologica dovrebbero essere valutati anche a livello nutrizionale.  Infatti, la consapevolezza degli effetti negativi di una inadeguata nutrizione in questi pazienti è ancora sottostimata, sia dagli operatori sanitari che dagli stessi malati. Tali interventi inoltre, dovrebbero essere il più possibile personalizzati alle necessità del singolo malato. Sommariamente il percorso nutrizionale potrebbe essere diviso in tre macro-aree:

  1. Prevenzione: le linee guida nazionali ed internazionali consigliano uno stile di vita attivo unito a una sana alimentazione in modo da garantire un apporto ottimale sia di nutrienti che di sostanze che svolgono un ruolo protettivo e/o preventivo nei confronti della malattia oncologica;
  2. Diagnosi e terapia: il ruolo della nutrizione in questa fase della malattia oncologica ha l’obiettivo di prevenire e trattare la malnutrizione sin dalle prime fasi della malattia, ottimizzare l’efficacia  delle terapie oncologiche limitandone gli effetti collaterali e non da ultimo, migliorare la qualità di vita dei pazienti. Pertanto è importante una precoce valutazione dello stato nutrizionale dei pazienti e una sua periodica rivalutazione. La valutazione dello stato nutrizionale si basa sia sullo stadio e la localizzazione della malattia oncologica (localizzata o metastatica; localizzata al tratto gastroenterico o in altri organi), sul tipo di trattamento che il paziente dovrà o sta affrontando (chirurgia,posizionamento di stomie o PEG, radioterapia, chemioterapia, terapie immunologiche, terapie da assumere per bocca o endovenose), sulla presenza di sintomi non controllati sia legati alla malattia oncologica che agli effetti collaterali delle terapie (es. dolore, inappetenza, nausea, vomito, diarrea, mucositi). Lo stato nutrizionale del paziente è inoltre, valutato attraverso parametri antropometrici (es. indice di massa corporea, bianalisi) e con specifici esami ematici (presenza di anemia, ridotte proteine ematiche, alterazioni della funzionalità renale o epatica). Sulla base di tali valutazioni verrà successivamente impostato il trattamento nutrizionale;
  3. Controllo dei sintomi/cure palliative: poiché nella nostra cultura la nutrizione è da sempre associata alla convivialità, in questa fase della malattia è pertanto importante garantire una adeguata qualità di vita ai pazienti e per quanto possibile, facilitare l’incontro a tavola con i propri cari. Alla fine della vita ci sono importanti aspetti etici da considerare, come ad esempio, quelli riguardanti i benefici/non benefici di una idratazione e nutrizione endovena. La valutazione dei pazienti oncologici, in fase avanzata di malattia, è solitamente multidisciplinare e multi professionale, in modo da garantire una corretta presa a carico e terapia.

In conclusione, la nutrizione nei pazienti oncologici non riguarda unicamente il conteggio delle calorie da assumere o dei consigli su quali alimenti consumare o meno, ma assume una dimensione più olistica, in quanto ha un forte impatto anche sulla qualità di vita dei pazienti.

 

Dott.ssa Anna Oriani

È attivo il Supporto Nutrizionale di DONNEXSTRADA. Consulta questa pagina per approfondire il servizio e richiedere maggiori informazioni.

Bibliografia:

  1. Fondazione IEO-CCM website
  2. Linee guida di indirizzo percorsi nutrizionali nei pazienti oncologici, Ministero della salute italiano
  3. American Cancer Society
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