Emergenza sicurezza: il sondaggio di Viola Walk Home, 9 donne su 10 ha paura di girare all’interno delle stazioni - DONNEXSTRADA
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Emergenza sicurezza: il sondaggio di Viola Walk Home, 9 donne su 10 ha paura di girare all’interno delle stazioni

Emergenza sicurezza: il sondaggio di Viola Walk Home
9 donne su 10 ha paura di girare all’interno delle stazioni

10 maggio 2023 – Un sondaggio realizzato da Viola Walk Home, start up innovativa a vocazione sociale, e promosso da Donnexstrada, illustra quanto la popolazione – soprattutto femminile – si senta impaurita e poco sicura a girare all’interno delle stazioni, nei loro dintorni, ma anche a viaggiare sui treni. La cronaca, che si arricchisce di notizie sempre più agghiaccianti, è la triste rappresentazione di questo sentimento di paura diffusa.

Dal sondaggio emerge che l’86% dei rispondenti NON si sente sicuro A BORDO di un treno; percentuale che aumenta fino al 91% all’INTERNO delle stazioni e che raggiunge quasi il 100% dei partecipanti quando si parla di sicurezza nei DINTORNI della stazione. I rispondenti sono tutti frequentatori assidui di treni e stazioni, uomini e donne dai 18 ai 25 anni sia lavoratori che studenti. Rispondono da ogni regione d’Italia. Si tratta del sondaggio più completo mai lanciato sulla sicurezza nelle stazioni e sui treni. Con più di 9000 rispondenti, è letteralmente diventato virale su Instagram.

 

Differenza tra uomini e donne:

I dati di cui sopra riguardano le rispondenti donne. La differenza con il genere maschile è importante e merita di essere sottolineata.
Mentre all’interno di una stazione soltanto il 9% delle donne si sente sicura, la percentuale diventa del 25% nel caso degli uomini. Inoltre, mentre 9 donne su 10 si sentono in pericolo a viaggiare su un convoglio, nel caso degli uomini sono 6 su 10 a non viaggiare sicuri. Se soltanto 9 su 10 si sente sicura significa che il resto delle donne, quasi la totalità, modifica le sue abitudini: il 72% delle donne ha modificato l’orario del treno per prenderlo in orari diurni anche pagando di più la tariffa del biglietto.

Inoltre, il 40% delle rispondenti donne ha dichiarato di essere stata vittima di molestia all’interno di un mezzo di trasporto ferroviario, percentuale che scende al 10% nel caso del genere maschile.

Il 60% (indistintamente uomini e donne) conosce qualcuno vittima di violenza sessuale all’interno di treni o stazioni.

Cosa porta la popolazione a sentirsi così poco sicura?

  • Mancanza di staff – soprattutto staff formato per far fronte a episodi di violenza o molestia (più del 91% sostiene questo aspetto)
  • Poca presenza di altri passeggeri (che comunque sarebbero ignari su come reagire)
  • Assenza di luci e telecamere

Si delinea lo scenario che, auspicabilmente, secondo i rispondenti potrebbe porre fine a quello che è stato definito “tema” da Piantedosi, ma che è una vera e propria emergenza. Donnexstrada è l’unica associazione a lavorare in prima linea per risolvere questa criticità diventata ormai insopportabile.
Serve formazione. Quindi staff qualificato e preparato a fronteggiare l’eventuale situazione di pericolo; persone comuni che sappiano come agire in caso di molestia e che sappiano riconoscerla; stazioni più illuminate e con maggior numero di telecamere; più numeri di emergenza a portata di mano.

Il sondaggio è stato sostenuto da Donnexstrada che, tramite l’iniziativa dei Punti Viola, sta costruendo una rete di sicurezza all’interno delle città.
I Punti Viola sono dei locali commerciali formati per aiutare le donne in caso di pericolo di molestia imminente, e sono volti a diventare un riferimento di quartiere per donne vittima di violenza.

Così le stazioni devono arricchirsi e investire sui Punti Viola e devono avere dipendenti formati, forniti del materiale informativo sul delicato “tema”.

“Crediamo che i Punti Viola siano necessari anche all’interno delle stazioni e nei dintorni per avere una rete di spazi sicuri che possano essere complementari alle altre misure di sicurezza. Da sempre queste aree sono percepite come poco sicure e non dobbiamo correre il rischio di darlo come qualcosa di scontato e immutabile, dobbiamo fare tutto il possibile per poter garantire il diritto alla sicurezza, che equivale al diritto della libertà. L’insicurezza non fa bene alla salute mentale, è uno stress che accumuliamo inconsciamente. ” sono le parole di Ilaria Saliva, coo di Viola Walk Home e presidente di Donnexstrada.

Per sostenere il progetto Punti Viola e rendere le città più sicure per le donne dona il tuo 5×1000 a Donnexstrada.

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