SEX TOY STORY - DONNEXSTRADA
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SEX TOY STORY

Come nelle favole 

C’era una volta… chiudete gli occhi e tornate piccoli. Siete all’asilo con i vostri amici ed è il momento della lettura di un albo, di una favola o di una fiaba. C’è una tappeto con dei cuscini intorno e tutti sanno che quello è il luogo per la lettura, il luogo che ci trasporta in un altro mondo, quello della fantasia, in cui l’immaginazione è la protagonista e la realtà scompare.

Il/la maestro/a si alza in piedi e sceglie il racconto del giorno, poi si siede vicino ai bambini e puf tutti catapultati in un’altro mondo. Un mondo di giochi, fantasie, regole non scritte e definite, personaggi fantastici, scambi di ruoli e ripensamenti sull’andamento della storia. Perché si, un racconto può essere anche modificato da chi lo sta vivendo e raccontando in quel momento, perché vive e esiste con noi e con le nostre parole, nel qui e ora, e in quello spazio (il tappeto) che ce lo permette.

Ora siete di nuovo adulti e quelle regole che avete imparato nel gioco dei racconti sul tappeto potete riportarle sul letto. Adesso il racconto è cambiato e ci sono i sex toys ad accompagnarvi in un nuovo mondo.

Anche qui possono esserci scambi di ruoli, ripensamenti sull’andamento della storia, regole non scritte e definite, fantasie, personaggi fantastici ecc.

Tutti i partecipanti al gioco o al racconto devono aver espresso il loro consenso e  ci si può ritirare in qualsiasi momento decidendo una parola “safe” che permette ai partecipanti di abbandonare il gioco quando vogliono, inoltre si possono definire gli hard limit o i soft limit: con il primo termine si intendono delle pratiche che un individuo non vuole assolutamente fare mentre con il secondo un limite che può essere più flessibile.

 

Ma cos’è un sex toys? Da quanto tempo esistono? Perché sono ancora pieni di pregiudizi? Chi li utilizza? Quanti tipi di sex toys esistono? Sostituiscono il/la partner? O possono aiutare la coppia?

Sono solo alcune delle domande che circondano questi giocattoli sessuali ormai da anni.

Proviamo a rispondere e a levare qualche dubbio.

“Sex toys” per definizione significa giocattolo sessuale e il primo ad essere messo in commercio come lo conosciamo noi risale al secolo scorso. Ma hanno origini ancora più lontane, dagli antichi greci fino al mondo occidentale moderno che li considerava dispositivi per dare sollievo ai disturbi dell’umore della donna (isteria) attraverso il rilassamento dell’utero, per poi passare nell’età vittoriana in cui compare il primo vibratore elettrico. Solo nel 900 si inizia ad abbandonare la vecchia idea sull’isteria e ad essere venduti al pubblico come giocattoli sessuali.

In contemporanea alla rivoluzione dei sex toys c’è stata anche quella del piacere sessuale della donna. Fino agli anni 70’, infatti, il diritto sessuale era prevalentemente maschile. Il ruolo sessuale della donna era considerato solo in termini di riproduzione e grazie ai sex toys e ai primi anticoncezionali queste idee subiscono un radicale cambiamento e finalmente viene rivendicato l’orgasmo femminile.

Da sempre quindi le donne sono autorizzate meno degli uomini a parlare del piacere sessuale, sopratutto del proprio. Questo divario storico e culturale si verifica anche nella frequenza con cui il genere femminile e quello maschile praticano l’autoerotismo ed è conosciuto come “masturbation gap”. Da qualche anno si sono verificati dei cambiamenti, forse dovuti anche al lockdown che ci ha procurato ansia e paura nei confronti dei rapporti sociali, come riporta un’articolo di un’indagine del brand di giocattoli sessuali Womanizer il divario si è ridotto al 56% rispetto a una differenza del 66% nel 2020*.

Ma cos’è un’orgasmo? È il culmine dell’eccitamento sessuale attraverso un intenso piacere. Ovviamente non è cosi semplice, si può raggiungere l’orgasmo in molti modi e a volte può succedere anche di non riuscire a farlo perché non dipende solo da quanto si è attratti dall’altra persona o da quanto tempo ci si prova; ma anche dalle emozioni che si stanno provando in quel momento, da quali pensieri è occupata la nostra mente, da quanto siamo rilassati e dal riuscire a capire quali sono i punti giusti del nostro corpo da stimolare. I sex toys possono aiutarci in questo!

Come ogni tipo di giocattolo viene scelto in base ai gusti personali, per provare cose nuove oppure per condividerlo con qualcuno.

In molti lo vedono come nemico, come avversario, come sostituto e per questo non gli danno una possibilità nel gioco. Bisogna iniziare a pensarlo come alleato perchè può aiutarci ad essere più consapevoli del nostro corpo e delle dinamiche che si possono mettere in gioco, del potenziale che ha, possono aiutarci a scoprirci, ad aumentare il piacere e a farci vivere un sogno erotico.

Una regola fondamentale è comunicare e sapersi ascoltare. Comunicare le proprie emozioni, paure, voglia di provare cose nuove ma anche saper ascoltare il proprio corpo e quello dell’altro. Ma per saper ascoltare l’altro, non basta sentirlo, bisogna aprire le orecchie, la mente e il cuore; solo cosi il gioco sarà piacevole e affascinante per entrambi.

A volte mentre si gioca si può sbagliare, ridere, piangere, arrabbiarsi e non sentirsi a proprio agio ed ognuna di queste sensazioni ed emozioni è legittima e va accolta.

Tutti possono provarne uno e giocarci.

 

Classificazione dei sex toys

Esistono vari tipi, di varie grandezze e dimensioni in grado di adattarsi ad ogni corpo: quelli per chi ha una vulva come succhia clitoride che permette di racchiudere il clitoride e dare onde di pressione per viaggiare in altri mondi; vibratore, è consigliabile usarlo con un lubrificante, permette di raggiungere piaceri sia vaginali che clitoridei; dildo, che può essere classico, doppio o realistico, preferibilmente da usare con un lubrificante.

Quelli per chi ha un pene come il masturbatore che grazie alla sua conformazione pratica, igienica e compatta, prevede una camera di sicurezza dedicata all’eiaculazione direttamente all’interno del masturbatore stesso; l’anello per il pene che consente di potenziare l’erezione e far durare il piacere più a lungo; la guaina si può mettere sul pene, su un vibratore o sulle dita aiuta ad avere una penetrazione più dinamica e coinvolgente.

Poi esistono i sex toys per l’ano (di chiunque), l’orgasmo anale esiste per tutti ma richiede dedizione, pratica, pazienza e un aiutino come il plug, l’anal dildo o le palline anali.

I sex toys non si limitano a dare piacere a letto e a mettere in gioco solo il singolo, esistono gli ovetti vibranti o il vibratore telecomandato che possono essere usati anche a chilometri di distanza permettendo alla coppia di divertirsi in qualsiasi contesto.

Per chi ama spingersi e sperimentare il BDSM (bondage and discipline; dominance and submission, sadism and masochism) solitamente viene instaurato un accordo paritario tra persone consapevoli, consenzienti che scelgono che ruolo assumere e quali pratiche attuare. In questi giochi di ruolo di sottomissione e dominanza dell’altro si possono utilizzare sex toys come manette, pinze per capezzoli, corde, frustini, maschere.

Sin da piccoli quindi bisognerebbe educare all’affettività e alla sessualità propria e della vita relazionale, educando alle differenze di genere, alla cura di se e del proprio corpo, di quello dell’altro, al rispetto, al consenso e a saper decostruire gli stereotipi e i pregiudizi. Queste consapevolezze permetterebbero anche di diminuire sempre di più il masturbation gap.

*https://hypebae.com/2021/7/masturbation-gap-study-data-womanizer-men-women-statistics

 

Educatrice sessuale – Martina Guida

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