AAA… gravidanza cercasi - DONNEXSTRADA
Skip to content Skip to sidebar Skip to footer

AAA… gravidanza cercasi

“Come faccio a restare incinta?” la domanda avrebbe fatto sorridere i nostri nonni che ci avrebbero risposto con un buffetto, l’occhiolino e una frase del tipo “fare sempre la pace prima di andare a dormire”

Già ma qui far la pace si è trasformato nella teoria del complottismo, devo attendere il partner giusto, la casa giusta, il lavoro giusto, il mese giusto, la luna giusta e un pò di fortuna.

Ah pure la fortuna serve??! Allora per sto mese niente, mi toccherà la festa dei tre anni di Betta, l’ultima nata della mia migliore amica, e chissà che magari il mese prossimo…

Lo sapevi che il 15% delle coppie in Italia non riesce a concepire dopo 1 anno di tentativi. Il 15% significa che nella mia classe del liceo le prime due file di banchi non riescono ad avere figli e che almeno 3 persone in questa fila alla posta stanno sperando nell’oroscopo di Brezsny e in una risposta alle loro domande di maternità.

La scarsa o scorretta informazione contribuisce a diffondere idee sbagliate, che possono sfociare in false credenze e condizionare negativamente le nostre scelte.

Allora proviamo a fare pulizia dagli stereotipi e dalle provocazioni di questa società e vediamo di vero cosa è rimasto sotto la superficie.

 

L’infertilità è femmina?

Nell’antichità l’infertilità era considerata una “maledizione mandata dagli dei sulle donne”.

Per millenni, tribù e culture hanno creduto che le difficoltà di concepimento fossero esclusive della condizione femminile, non sapevano dell’esistenza degli spermatozoi e molti di essi ancora oggi la ignorano.

Nell’antica Grecia non andava meglio, una donna infertile era chiamata “uomo punito” e un utero disfunzionale era considerato un’”anima irrazionale”.

Oggi abbiamo decisamente alcuni strumenti in più e se è vero che la limitatezza della riserva ovarica è una condizione femminile, è altrettanto vero che anche gli uomini possono essere infertili. Anzi, le statistiche dimostrano che percentualmente il numero di casi si equivalgono: in tre coppie infertili su dieci l’infertilità è di origine femminile, in altre tre maschile, mentre in una è di entrambi i partner. Nelle restanti tre coppie l’origine dell’infertilità non è nota. Ebbene sì, non sempre si raggiunge una risposta chiara alle nostre domande anche se tutti ci sentiremmo sollevati nel trovarla.

L’infertilità è della coppia così come la gravidanza e i figli.

 

False credenze

Abitare a Hollywood su Sunset Blvd, avere accanto un tonico e scolpito Ken, e parecchi milioni di dollari in banca non ha fatto dono della vita eterna.

Non importa quanto siano meravigliose, alte bionde, more, con la pelle tonica e l’acqua termale in borsa…le loro uova hanno 45 anni come le nostre e se vi raccontano che una mattina si sono svegliate con in braccio il loro bebè non credeteci.

Possono essere assolutamente fiere della loro maternità, ma sarebbe forse più onesto e meno intimidatorio riconoscere e dire alle donne di questo paese, che la loro gravidanza è stato il frutto delle più avanzate tecniche di fecondazione assistita e che per averla si sono fatte aiutare e hanno sofferto, anche se questo forse offuscherebbe la loro aura di immortalità.

Se attorno ai 20 anni la probabilità di riuscire a concepire è piuttosto alta, a partire dai 35 anni la qualità degli ovociti inizia a diminuire, e dopo i 40 anni questo processo diventa sempre più rapido: mentre la probabilità di rimanere incinta a 40 anni può arrivare ancora al 20%, a 43 scende al di sotto del 10% e dai 46 anni in poi è circa dell’1%.

Questo non ti deve spaventare se non si può pensare di programmare una famiglia nell’età fertile, si possono prendere in considerazione tecniche come il social freezing per garantirsi una maggiore possibilità di avere un bambino nel momento in cui si sarà pronti.

Ricordati di fartelo spiegare dal tuo ginecologo la prossima volta che vai a fare una visita.

 

Perché l’infertilità è in aumento? 

Perché abbiamo una vita più complicata, più stressante e instabile.

I dati del Ministero della Salute sono piuttosto allarmanti, in quando dimostrano che l’infertilità è in netto aumento. Parrebbe che, addirittura, negli ultimi vent’anni sia raddoppiata.

Ma negli ultimi vent’anni tante cose sono cambiate, i nostri lavori, i nostri stipendi e anche il nostro stile di vita.

Per sperare di avere un lavoro stabile con un contratto che difenda i tuoi diritti e ti abbia dato le tanto agognate ali per spiccare il volo non bastano i 20 anni e forse nemmeno i 30.

Le università più ambite hanno lunghi percorsi di studio a cui se aggiungi una specializzazione o uno straccio di master si arriva in fretta ad 11 anni di formazione.

Poiché la riserva ovarica femminile non è infinita ma diminuisce progressivamente con il passare del tempo, concepire dopo il 35 anni è più difficile ma non dimentichiamoci di chi dorme accanto a noi.

 

E lui?

In circa la metà dei casi di infertilità di coppia il fattore maschile rappresenta un possibile cofattore. Eppure mentre la partner ha già eseguito indagini ed esami di ogni tipo, spesso il partner non conosce nemmeno l’esistenza di figure mediche dedicate al loro benessere riproduttivo.

“Ha mai fatto una consulenza andrologica?” “Eh? Chi è?Comunque no, sono sempre stato bene, gioco a padel 2 volte a settimana e non ho un filo di pancia”

E un esame seminale? (Arrossisce) “no no ma se proprio serve lo faccio “

Eh si serve, ma non perché mal comune sia davvero mezzo gaudio, piuttosto potremmo conoscere informazioni di noi stessi preziose anche per la coppia.

Sono ancora troppo poche le persone che si recano con regolarità da specialisti, dai quali potrebbero ricevere le risposte corrette alle loro domande, mentre meno del 10% degli uomini si fa visitare almeno una volta da un urologo o andrologo.

Ho provato a farvi sorridere ma tutto questo esiste davvero.

Se hai più di 35 anni o è da un anno che cercate una gravidanza e non riuscite, rivolgetevi agli specialisti della riproduzione e affrontate con lucidità gli esami che serviranno a darvi la mappa delle prossime mosse.

Non abbiate paura di essere soli e imperfetti. La nostra vita lo è. Enormemente imperfetta ma se ci arrendessimo a questo moriremmo ancora di rabbia per il morso di un cane.

L’infertilità non è né maschio né femmina, è di noi tutti per questo si studia e si ricerca per fare si che diventi un problema più gestibile e meno assoluto.

 

Dr.ssa Giulia Pittatore – ginecologa – medicina delle riproduzione e infertilità

What's your reaction?
0Smile0Angry0LOL0Sad0Love