Cosa si intende per minaccia? - DONNEXSTRADA
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Cosa si intende per minaccia?

Spesso si sente parlare di minacce, ma forse non sempre è chiaro quali tipi di comportamenti possono integrare la fattispecie penalmente rilevante rubricata all’art. 612 c.p.

 

Chiunque minaccia ad altri un ingiusto danno è punito, a querela della persona offesa, con la multa fino a 1.032 euro. 

Se la minaccia è grave o è fatta in uno dei modi indicati nell’articolo 339, la pena è della reclusione fino a un anno. 

Si procede d’ufficio se la minaccia è fatta in uno dei modi indicati nell’articolo 339.

 

Affinché possa ritenersi integrata la fattispecie, è sufficiente che la condotta posta in essere dal soggetto agente sia idonea a determinare la coazione del soggetto passivo, ovvero di colui che subisce la minaccia: il male prospettato deve essere idoneo ad incutere timore nella vittima, ad intimidire.

La minaccia in sé deve comprendere la prospettazione di un male ingiusto e futuro.

 

Cosa si intende per “minaccia?

Classici esempi di minacce penalmente rilevanti sono: “ti ammazzo”, “ti faccio a pezzi”, “non la passerai mai liscia”, “ti spacco la faccia”, “ucciderò la tua famiglia”.

Attenzione a non confondere le minacce con le ingiurie, cioè le offese.

Come sopra detto, la minaccia consiste nella prospettazione di un male ingiusto.

Le offese generalmente non sono penalmente rilevanti, salvo casi eccezionali.

 

Cosa significa che è procedibile a querela?

Significa che deve essere la “vittima” a sporgere denuncia-querela specificando la volontà di punire il colpevole, altrimenti non si instaurerà nessun procedimento penale.

La particolarità della querela consiste proprio nell’esplicita volontà di punizione, che deve emergere nella denuncia.

La querela, per essere valida, deve essere sporta o presso una Stazione dei Carabinieri o presso l’avvocato di fiducia entro il termine massimo di tre mesi dalla conoscenza del fatto di reato, cioè entro tre mesi da quando si è stati minacciati, pena l’eventuale non perseguibilità/punibilità dell’offensore.

 

Cosa succede dopo?

Dopo aver sporto la denuncia, inizierà la fase delle indagini preliminari, volte ad accertare i fatti e raccogliere le prove che poi verranno assunte in giudizio.

In questa fase, la pratica verrà identificata con un numero di registro e tu sarai identificata come parte offesa.

Terminata la fase delle indagini viene emesso il 415-bis c.p.p. ovvero l’avviso di conclusione delle indagini con relativa facoltà di prendere visione degli atti ed estrarne copia.

 

Se hai qualche dubbio, sei stato vittima di minacce o hai bisogno di una consulenza legale, non esitare a contattarci per avere ulteriori informazioni.

 

Avvocato Sara Calzolari

È attivo il Supporto Legale di DONNEXSTRADA, servizio che mette a disposizione un team di professioniste del diritto qualificate e specializzate. Il primo colloquio di ascolto è completamente gratuito. Consulta questa pagina per approfondire il servizio e richiedere maggiori informazioni.

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