Endometriosi: una malattia cronica e invisibile - DONNEXSTRADA
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Endometriosi: una malattia cronica e invisibile

Secondo il Ministero della Salute italiano, l’endometriosi è una patologia cronica caratterizzata dalla presenza e dalla proliferazione di tessuto endometriale al di fuori della cavità uterina. Tale condizione si presenta principalmente in età fertile, di solito tra i 15 e i 49 anni. In Italia, circa il 10-15% delle donne soffre di endometriosi, ma potrebbero esserci più casi non diagnosticati. La diagnosi di malattia, infatti, non è tempestiva ma arriva anche dopo molti anni: un percorso dispendioso anche in termini economici e non senza ripercussioni psicologiche per la donna. Nonostante sia una patologia benigna ha un notevole impatto sulla qualità della vita sia per l’aspetto sintomatologico (dolori intensi durante il ciclo mestruale, dolore nella zona pelvica, durante i rapporti sessuali o durante la minzione e la defecazione), sia per il potenziale impatto negativo sulla fertilità.

Il tessuto endometriale è quello che riveste normalmente l’utero e si espande durante il ciclo mestruale in preparazione per una possibile gravidanza. Nelle persone con endometriosi, questo tessuto si trova in altre parti del corpo, come le ovaie, le tube di Falloppio, fino ad interessare organi come l’intestino o la vescica e in rari casi anche fegato, pleura e polmoni.

Anche il tessuto endometriale extrauterino può rispondere, come quello normale, agli ormoni sessuali, causando in questo caso, infiammazione, dolore e talvolta la formazione di cicatrici o aderenze.

LE CAUSE E I TRATTAMENTI

Secondo l’ipotesi più accreditata, la causa principale sembra essere il passaggio di frammenti di endometrio, a seguito delle contrazioni uterine, durante le mestruazioni, dall’utero nelle tube e da quest’ultime nell’addome. Inoltre, sembra essere coinvolto un sistema immunitario debole, incapace di combattere l’impianto del tessuto in sedi extrauterine. Ciò determina l’insorgenza di uno stato infiammatorio responsabile della sintomatologia dolorosa e dell’infertilità.

Al momento non esiste una terapia risolutiva per l’endometriosi, ma ci sono diverse opzioni di trattamento disponibili per gestire i sintomi: dai farmaci per il dolore e terapie ormonali per ridurre la crescita del tessuto endometriale, fino a interventi chirurgici per rimuovere il tessuto endometriale in eccesso o le aderenze. La scelta del trattamento dipende dalla gravità dei sintomi e dai desideri della paziente riguardo alla fertilità futura.

ENDOMETRIOSI E ALIMENTAZIONE

Essendo una patologia cronica, il primo passo per curarla è sicuramente quello di mantenere uno stile di vita sano e, soprattutto “fare attenzione” all’alimentazione. Diversi studi suggeriscono che una dieta equilibrata, ricca di frutta, verdura, cereali integrali e proteine magre, possa svolgere un ruolo importante nel gestire i sintomi dell’endometriosi e contribuire alla riduzione del dolore e dell’infiammazione andando a modulare positivamente l’equilibrio ormonale. Alcune donne, inoltre, hanno riscontrato benefici nell’evitare cibi che possono aumentare l’infiammazione, come latticini ad alto contenuto di grassi e cibi processati. In generale si raccomanda di ridurre al minimo il consumo di alimenti ultra-processati, zuccheri semplici e carboidrati raffinati, carne rossa e carni lavorate (in particolare insaccati) e alcolici che possono esacerbare il processo infiammatorio. Quindi assumere alimenti nella giusta quantità e qualità è sicuramente uno strumento fondamentale per chi soffre di questa malattia invalidante.

ENDOMETRIOSI E LEA

L’endometriosi non è solo un problema privato delle donne che ne sono affette. Per congedi di malattia si spendono 30 miliardi di euro in Europa e 4 miliardi in Italia. La spesa annua di farmaci per curare l’endometriosi in Italia è di 128 milioni di euro. L’endometriosi è stata inserita tra i LEA (Livelli essenziali di assistenza) nell’elenco delle patologie croniche e invalidanti, con riconoscimento al diritto all’esenzione del ticket per alcune prestazioni specialistiche anche se solo per le classificazioni di endometriosi moderata e grave. Fortunatamente, la consapevolezza sull’endometriosi come condizione invalidante sta crescendo e molte organizzazioni stanno facendo pressione per una migliore comprensione e riconoscimento di questa patologia.

È importante ricordare che, se le mestruazioni sono dolorose e impediscono di seguire la routine quotidiana, come andare al lavoro o a scuola, non è normale! Per questo è importante rivolgersi al medico o allo specialista, in grado di indirizzare verso gli esami necessari per raggiungere tempestivamente una diagnosi accurata e avviare le cure appropriate.

 

Dott.ssa Valeria Borgese

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