I CONSULTORI FAMILIARI: la storia e il presente - DONNEXSTRADA
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I CONSULTORI FAMILIARI: la storia e il presente

I consultori familiari sono servizi socio-sanitari che offrono assistenza a singoli e coppie sulla sessualità e si rivolgono a singoli e coppie, con un’attenzione particolare alle esigenze delle donne e persone AFAB.

Vi possono accedere tuttə  cittadinə italianə e stranierə residentə, ma anche chi soggiorna temporaneamente sul territorio italiano, anche senza iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale.

I consultori familiari offrono servizi gratuiti.
Alcuni consultori potrebbero richiedere il pagamento di un ticket (esclusi gli utenti esenti per reddito, patologia, invalidità, indigenza).

È necessario rivolgersi al consultorio della zona di residenza o di domicilio.

Per consulenze e visite mediche è necessario prenotare un appuntamento o via telefono o passando direttamente in sede.

Quali figure professionali ruotano all’interno del consultorio?

Il ginecologo, l’ostetrica, lo psicologo e l’assistente sociale sono le figure professionali più rappresentate nei consultori, con una grande variabilità in termini di organico tra le Regioni. Infatti, come emerge dall’indagine nazionale sui consultori familiari 2018-2019, solo 5 Regioni del Nord raggiungono lo standard atteso per la figura dell’ostetrica, 2 per il ginecologo, 6 per lo psicologo e nessuna per l’assistente sociale che al Sud registra un numero medio di ore settimanali (14) che è quasi il doppio rispetto al Centro (8 ore) e al Nord (9 ore).

 

Perché rivolgersi ai consultori?

 

I consultori possono offrire diversi servizi:

  • visite ginecologiche ed ostetriche;
  • informazioni e procedura per l’interruzione volontaria di gravidanza (IVG);
  • pap-test/HPV;
  • corsi pre parto;
  • sostegno all’allattamento;
  • consulenza su sessualità, malattie sessualmente trasmissibili e metodi anticoncezionali; percorsi propedeutici all’adozione;
  • supporto psicologico e psicoterapeutico gratuito sia per adulti sia per gli adolescenti (che possono accedervi anche senza il consenso firmato dei tutori);
  • consulenze sociali;
  • attività informative ed esigibilità dei diritti;
  • interventi di prevenzione, contrasto e presa in carico delle situazioni di violenza di genere (anche dei figli).

 

La storia e gli ambiti

 

Il consultorio familiare viene istituito nel 1975 con la legge 405. Si trattava di un presidio pubblico con la finalità di assicurare informazione ed assistenza psicologica sanitaria e sociale su argomenti come maternità, paternità, procreazione responsabile e salute sessuale.

Dal 1977 i consultori compresero anche gli spazi per gli adolescenti e dal 1998 gli spazi per le donne migranti.

Con la legge 194 del 1978 le competenze inclusero anche informazione sui diritti sociali sanitari e assistenziali della gravida e l’applicazione della legge sulla interruzione volontaria di gravidanza (IVG).

Con la legge del 2004 in materia di procreazione assistita viene aggiunto come scopo anche l’informazione e l’assistenza su problemi con sterilità, infertilità e tecniche di procreazione assistita, nonché informazione su adozione e affido.

I corsi di educazione sessuale nelle scuole, l’attività conseguente di ritorno, la collaborazione con il Tribunale dei minori per affidamento ed adozione, l’attività sul disagio adolescenziale  e familiare, le attività di gruppo per stimolare la socializzazione dei bisogni sono i più significativi ruoli svolti acquisiti nel tempo dai consultori familiari, oltre, quindi, la dimensione medicale.

 

E’ stato senza dubbio merito dei movimenti femministi sviluppatisi in Italia dal 1970 il porre, anzi, l’imporre l’attenzione della scienza, dell’opinione pubblica e della politica sul punto di vista di genere e soggettività femminile.

Inizialmente le professioniste che andarono a costituire l’organico consultoriale erano le stesse che avevano partecipato alle battaglie civili sui temi della sessualità e maternità responsabile.

Ebbero il merito di mettere in discussione il modello direttivo tradizionale dando risalto alla accoglienza e all’ascolto, scomponendo le gerarchie verticali allo scopo di operare in un contesto di multidisciplinarietà e in un’equipe dove il sapere di ogni professionalità avesse pari dignità.  La presenza della equipe multiprofessionale è ancor ad oggi l’elemento fondante finalizzato alla tutela della integrità psicofisica e relazionale dell’utente.

 

 

Ma oggi, a distanza di quasi 50 anni dalla loro nascita, cosa sono diventati  i consultori?

 

Il consultorio familiare attualmente garantisce le cure primarie nell’area della salute sessuale, riproduttiva e psicorelazionale della donna, del singolo, della coppia e della famiglia offrendo percorsi preventivi e diagnostico terapeutici integrati con le strutture nel territorio.

Secondo il Ministero della Salute, aggiornamento del 2017, attualmente in Italia esistono 2000 consultori, uno ogni 32 mila abitanti, contro il valore stabilito di 1 su 20mila in area urbana e 1 su 10mila in area rurale. In sintesi mancherebbero circa 1000 unita all’appello. Inoltre l’organico multidisciplinare non è coperto in nessuna regione, i locali non sono sufficienti allo svolgimento delle attività previste (ad esempio incontri di gruppo) e non sono quasi mai aperti mattina e pomeriggio e sabato.

E’ l’Italia intera che sta subendo un attacco alla propria salute, da Nord a Sud la popolazione si vede privata di servizi. Negli anni si sono formati diversi comitati e gruppi di attivisti a sostegno dei Consultori Familiari, per citarne alcuni: Movimento Riprendiamoci i consultori formato da un gruppo di attiviste e attivisti della Locride, Comitato di partecipazione dei Consultori Familiari insieme a Non una di meno a Trieste, a Catania invece avevamo il consultorio autogestito Mi cuerpo es mio e lo studentato 95100, sgomberati il giorno dei funerali di Giulia Cecchettin.

 

In conclusione dobbiamo quindi evidenziare la assoluta inadeguatezza del servizio in quanto funzionalità e fruibilità, salvo rare eccezioni,  e non ci stancheremo mai di ricordare che è  su argomenti come questo che riguarda la cultura dei diritti che si misura il grado di civiltà di uno stato.

 

 

 

BIBLIOGRAFIA

 

“Il consultorio familiare:un ferito ai margini della strada” Michele Grandolfo, epicentro ISS,

“I consultori:evoluzione storica e prospettive per la loro riqualificazione” Indagine nazionale sui consultori familiari 2018-2019, ISS

 

 

 

Dott.ssa Giorgia Dandrea – Ginecologa – Roma

Dott.ssa Silvia Puntillo – Ostetrica – Cosenza e online

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