IMMAGINE CORPOREA POSITIVA E BODY FUNCTIONALITY - DONNEXSTRADA
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IMMAGINE CORPOREA POSITIVA E BODY FUNCTIONALITY

L’immagine corporea positiva è un costrutto multimensionale che include diverse  componenti: body acceptance, body appreciation (all’interno del quale rientra la body  funcionality) e il filtraggio protettivo delle informazioni circa il proprio aspetto fisico  (proteggersi dagli ideali irrealistici di bellezza proposti dalla società). Quindi, l’immagine corporea positiva riguarda l’accettare e l’apprezzare il proprio corpo. 

Ma che cos’è la body functionality

La body functionality è una componente dell’immagine corporea positiva che consiste  nella capacità di riconoscere le funzionalità del proprio corpo rispettandone i suoi bisogni.  Questa dimensione può essere intesa come tutto ciò che il nostro corpo è in grado di fare e comprende: le funzioni relative alle capacità fisiche (camminare, correre), la salute e i  processi fisiologici (guarire da un raffreddore, la digestione), i sensi (vedere, annusare), le  capacità creative (ballare, cantare), la cura di sé stessi (dormire, lavarsi) e la  comunicazione verbale e non verbale con gli altri (linguaggio del corpo, contatto visivo).  La body functionality può essere considerata come la componente “non osservabile” dell’immagine corporea relativa al corpo come “processo” (“di cosa è capace il mio  corpo?”), in contrasto con la componente “osservabile” dell’immagine corporea legata  all’aspetto fisico che considera il corpo come “oggetto” (“come mi vedono gli altri?”).  Una dimensione della body functionality è la functionality appreciation che si riferisce  all’apprezzamento e al rispetto per ciò che il proprio corpo è in grado di fare andando così  oltre la consapevolezza delle proprie funzionalità corporee; ciò che viene sottolineato è  l’apprezzamento e la gratitudine che una persona ha per queste ultime. Ad esempio, una  donna, mentre cammina, può concentrarsi non solo sulla funzionalità dei muscoli delle  gambe, ma può anche essere grata del fatto che il suo corpo le consenta di camminare.

Concentrarsi sulla body functionality può contribuire ad aumentare gli aspetti  dell’immagine corporea positiva tra cui la soddisfazione corporea e l’apprezzamento del  corpo, e a ridurre gli aspetti dell’immagine corporea negativa, perché incoraggia le  persone a “riformulare” positivamente il modo in cui pensano al loro corpo. Al contrario,  concentrarsi esclusivamente sull’aspetto esteriore comporta spesso un’attenzione alle  imperfezioni percepite che può indurre le persone a sentirsi meno soddisfatti del proprio  corpo. A tal proposito, la body functionality è correlata negativamente al processo di auto oggettivazione, che interessa particolarmente la popolazione femminile. Tale processo  può essere definito come l’interiorizzazione dello sguardo oggettivante promosso dai  media o dal contesto sociale, che porta le donne a percepirsi come degli oggetti da  guardare e a focalizzare l’attenzione sull’aspetto estetico.

Queste donne tendono a mettere in atto un processo di auto-sorveglianza del proprio  aspetto fisico (“body surveillance”) che genera vissuti di ansia e di vergogna verso il proprio corpo. Dal momento in cui il focus è orientato esclusivamente sull’aspetto  esteriore, le donne che presentano alti livelli di body surveillance presentano minore  capacità di riconoscere le proprie sensazioni, livelli più elevati di insoddisfazione corporea  e un maggiore rischio di sviluppo di disturbi dell’immagine corporea. Di conseguenza, una  maggiore attenzione sulla body functionality è necessaria in quanto può favorire una  percezione di sè e del proprio corpo come agenti attivi, dinamici e funzionali.

Tra gli interventi volti alla promozione di un’immagine corporea positiva, pochi si sono  concentrati sulla body functionality che, invece, può essere integrata sia negli interventi di  prevenzione, sia negli interventi che hanno l’obiettivo di ridurre il disagio legato al corpo e  migliorare il benessere psico-fisico.

Alcuni studi presenti in letteratura hanno rilevato come le esperienze positive di  funzionalità corporea (ad esempio, impegnarsi in attività fisiche divertenti), siano  fondamentali per lo sviluppo e il mantenimento di un embodiment positivo.  Inoltre, sembra che i programmi basati sul fitness e sullo yoga, così come alcune  forme di danza, portino a miglioramenti dell’immagine corporea spostando l’attenzione  delle persone dall’aspetto fisico alla funzionalità del corpo.

Negli ultimi anni sono stati svolti degli interventi che si sono dimostrati efficaci nel  promuovere un’immagine corporea positiva. Tra questi, una tipologia di intervento che  pone il focus sulla body functionality è l’esposizione alla natura. Infatti, trascorrere del  tempo in mezzo alla natura ha un effetto salutare sul benessere fisico e psicologico e,  nello specifico, sull’apprezzamento del corpo. Più precisamente, l’esposizione ad ambienti  naturali e il conseguente allontanamento dai contesti urbani può influenzare direttamente  l’immagine corporea, riducendo le convinzioni negative legate all’aspetto fisico che  vengono spesso rinforzate dagli ideali di magrezza promossi dalla società. Infatti, gli  ambienti naturali possono incoraggiare l’esercizio fisico (escursioni, passeggiate, giocare a  frisbee), coinvolgere i sensi (sentire i suoni della natura, annusare i fiori), migliorare la  salute (ridurre lo stress, respirazione profonda), stimolare la cura di sé (concedersi del  tempo lontano dal lavoro) e favorire le connessioni con gli altri e con la natura.

Psicologa Mimì Marycarmen Caputo  

 

 

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