IDENTITA’ DI GENERE E ORIENTAMENTO SESSUALE NEI BAMBINI E NEGLI ADOLESCENTI NELLE SCUOLE - DONNEXSTRADA
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IDENTITA’ DI GENERE E ORIENTAMENTO SESSUALE NEI BAMBINI E NEGLI ADOLESCENTI NELLE SCUOLE

Lo stress e lo stigma derivanti dall’avere un determinato orientamento sessuale e/o identità di genere possono aumentare il rischio di sviluppare un disagio psichico anche grave in età precoce.

Le persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender (LGBT) sembrano essere maggiormente a rischio rispetto alle persone eterosessuali di sviluppare disturbi mentali e comportamenti suicidari poiché maggiormente esposte a pregiudizi, stress sociale, esclusione (anche all’interno delle famiglie stesse) odio e violenza.

Nonostante si parli molto di diritti LGBT, i casi di bullismo nei contesti scolastici non sono diminuiti (Patrick, Bell, Huang, Lazarakis, & Edwards, 2013), e in alcune comunità i crimini d’odio contro le minoranze legate all’orientamento sessuale sono addirittura aumentati (Mustanski, 2013).

Un altro aspetto molto importante da non sottovalutare, è che le persone lesbiche, gay, bisessuali, hanno a loro volta interiorizzato l’eteronormatività ovvero la convinzione che l’eterosessualità sia l’unico orientamento sessuale o norma unica per la sessualità, e che le relazioni sessuali e coniugali siano appropriate solo tra persone di sesso opposto per cui molte volte è la persona stessa ad autoescludersi dalla comunità in cui vive.

 

La scuola e l’educazione sessuale/affettiva

C’è un urgente bisogno di quantificare il rischio di disturbi mentali in età precoce dovuti allo stigma per una sessualità non-eteronormativa e adottare programmi di prevenzione adeguati.

Più che parlare di programmi di prevenzione sarebbe opportuno parlare di educazione alla sessualità/affettività nelle scuole di ogni ordine e grado.

Sono ancora troppe le scuole che non rispondono pienamente ai bisogni educativi dei bambini e degli adolescenti alle prese con la sessualità.

Il contesto sociale attuale richiede che l’educazione sessuale/affettiva venga introdotta nelle scuole in maniera obbligatoria in specifici programmi messi in atto da professionisti qualificati.

Le scuole dovrebbero essere un luogo sicuro per tutt* e una risorsa per l’intera comunità.

E’ nella scuola, oltre che nella famiglia, che si dovrebbero compiere sforzi per migliorare la resilienza e il benessere psicologico dei bambini e dei adolescenti alle prese con questioni legate all’orientamento sessuale e all’identità di genere.

Ciò può essere fatto attraverso la conoscenza, l’educazione, la sensibilizzazione. Non c’è niente che non possa essere spiegato ad un bambin* di qualunque età se fatto nei modi e termini appropriati al suo grado di sviluppo.

 

Il linguaggio

Il linguaggio relativo al genere e alla sessualità continua ad evolversi rapidamente. 

Le parole e le loro definizioni cambiano o si affinano man mano che la nostra comprensione dei costrutti complessi legati alla sessualità e al genere si evolve. Usare parole o frasi quanto più accurate, rispettose e utili è un obiettivo che anche la scuola dovrebbe prendere in considerazione. Il linguaggio cambia il nostro modo di pensare e il nostro modo di pensare può influenzare il pensiero degli altri che a sua volta può andare a costruire una cultura fatta di tolleranza e comprensione.

 

Identità di genere

Il mercato si è impossessato del concetto di “identità di genere” e lo ha “impacchettato” in merce da vendere e comprare ma c’è ancora tanta disinformazione. Molt* parlano di “identità di genere” ma quanti sanno realmente di che cosa stanno parlando?

L’identità di genere e l’orientamento sessuale sono costrutti diversi. I primi ad essere confusi rispetto all’argomento sono proprio le figure educative di riferimento (genitori e insegnanti). 

Le persone, di qualunque sesso siano, possono essere sessualmente orientate verso uomini, donne, entrambi i sessi o nessuno dei due sessi e sperimentare la propria identità di genere (chi sentono di essere) e il proprio orientamento sessuale (da chi sono attratti) come fenomeni separati (Bockting & Gray, 2004; Chivers & Bailey, 2000; Coleman, Bockting, & Gooren, 1993; Docter & Fleming, 2001; Docter & Prince, 1997).

L’identità di genere può o no corrispondere con il proprio genere biologico.

Fare educazione di genere già a partire dalla scuola dell’infanzia significa compiere un progetto per gli adulti di domani, per una società senza discriminazioni e promuovere un progetto di crescita di promozione della salute e del benessere mentale. Si tratta di permettere ad ogni individuo di vivere pienamente il proprio corpo e la propria esistenza senza condizionamenti, limiti e tabù.

 

Psicologa – Sara Capriotti

Remafedi, G., Resnick, M., Blum, R., Harris, L. (1992). Demography of sexual orientation in adolescents. Pediatrics, 89 (4 Pt 2), 714-721. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/1557267

Russell, S. T., Ryan, C., Toomey, R. B., Diaz, R. M., & Sanchez, J. (2011). Lesbian, gay, bisexual, and transgender adolescent school victimization: Implications for young adult health and adjustment. Journal of School Health, 81 (5), 223-230. doi:10.1111/j.1746- 1561.2011.00583.x

Savin-Williams, R. C., & Diamond, L. M. (2000). Sexual identity trajectories among sexual-minority youths: Gender comparisons. Archives of Sexual Behavior, 29(6), 607-627. doi:10.1023/a:1002058505138

Testa, R. J., Habarth, J., Peta, J., Balsam, K., & Bockting, W. (2015). Development of the gender minority stress and resilience measure. Psychology of Sexual Orientation and Gender Diversity, 2, 65–77. http:// dx.doi.org/10.1037/sgd0000081

Toomey, R. B., Ryan, C., Diaz, R. M., Card, N. A. and Russell, S. T. (2010). Gender-nonconforming lesbian, gay, bisexual, and transgender youth: School victimization and young adult psychosocial adjustment. Developmental Psychology, 46 (6), 1580-1589.

 

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