Le infezioni ricorrenti vulvovaginali: come prendersene cura
L’ambiente vulvo vaginale sano.
La vagina umana è colonizzata da una vasta gamma di microbi che costituiscono il normale microbiota.
Il microbiota è l’insieme di microrganismi che colonizzano un determinato distretto del nostro corpo, in questo caso parliamo di quelli che vivono nella vagina.
I microrganismi hanno ruoli cardine nella salute: attraverso la secrezione di metaboliti, prodotti a partire dal loro metabolismo, attuano una serie di strategie volte, non solo a proteggerci dai possibili patogeni, ma anche a mantenere il benessere della vagina stessa. In particolare la vagina è ricca in lactobacillus. Questi batteri fanno parte della famiglia delle Lattobacillacee. Sono gram positivi e colonizzano più distretti, principalmente: il cavo orale, vari tratti dell’intestino. La produzione di varie sostanze antimicrobiche da parte dei lactobacillus è stata documentata come la principale motivazione dietro la sua predominanza. Queste sostanze antimicrobiche sono principalmente: acido lattico, le batteriocine e il perossido di idrogeno (H2O2).
La vagina in salute è competente per debellare i patogeni.
E’ stato osservato come l’igiene intima quotidiana abbia un ruolo chiave nella salute del microbiota vulvo-vaginale. La microflora vulvare ospita germi comuni con uretra, colon e vagina. Ciò che succede in questi distretti infatti ha una grande influenza a livello vaginale. La flora vulvare può anche influenzare la proliferazione di agenti patogeni che vengono dall’esterno e causano infezioni del tratto uro-genitale. La detersione intima quotidiana corretta resta uno degli strumenti più validi per supportare sintomi come fastidi, bruciore, disconfort…
La corretta detersione inizia con il giusto PH. Nella tabella i PH di riferimento in base all’intervallo di età della donna.
INTERVALLO DI ETA’ | PH DI RIFERIMENTO |
Prepubere | 5 – 5.5 |
Eta’ fertile | 4 – 4.5 |
Gravidanza o in assunzione di ormoni contraccettivi | 3 – 3.5 |
Menopausa | 5 – 5.5 |
Quali sono i principali Lactobacillus che vivono nella vagina?
Ravel nel 2011 identifica per primo cinque principali gruppi di popolazioni vaginali a cui viene assegnato il nome di Community States Types (CSTs). Di questi CST la I, II, III e V hanno una composizione a prevalenza lattobacillare e sono caratterizzate da valore di PH bassi. In questi CST ritroviamo principalmente L. crispatus, L. gasseri, L. iners e L. jensenii. Nella CST IV invece ritroviamo principalmente batteri anaerobi come Gardnerella, Atopobium, Prevotella etc…
Le infezioni ricorrenti.
Dobbiamo immaginare l’ambiente vaginale come un vero e proprio ecosistema. All’interno oltre ai lactobacillus vi sono seppur in maniera minore anche altri microrganismi, come ad esempio gli streptococco, microrganismi anaerobici, la gardnerella, la candida, il mycoplasma. Quanto un microrganismo prende il sopravvento significa che chi doveva proteggerci non vi è riuscito. Significa che le nostre difese sono venute meno e quindi qualcosa non è andato per il verso giusto. Questo quadro prende il nome di disbiosi. La disbiosi riflette l’interruzione della comunità microbica vaginale ed è associata a molte alterazioni ginecologiche. Numerosi studi hanno dimostrato l’associazione tra disbiosi vaginale e aumento delle infezioni vaginali come la vaginosi batterica e la candidosi vulvovaginale. Una delle caratteristiche più importanti della disbiosi vaginale sono le variazioni del PH. In uno studio recente, è stato riportato un ph vaginale significativamente alto causato dalla diminuzione della concentrazione di lattato tra i pazienti con vaginosi batterica e candida vulvo vaginale.
Quando si innesca il circolo vizioso delle infezioni ricorrenti è chiaro che il microbiota della vagina, non solo non è in equilibrio, ma probabilmente è virato verso il CST IV e cioè quel gruppo che prima abbiamo descritto poco stabile, con PH alto, dove alcuni batteri come la Gardnerella sono espressi a prevalenza, rispetto ai lactobacillus. Purtroppo cure esclusivamente topiche a base di antimicotici, antibiotici, antiprotozoari, oppure lavande contenenti disinfettanti come la clorexidina possono ancora di più abbassare le nostre difese e amplificare l’effetto negativo del circolo vizioso che stiamo vivendo.
Nelle infezioni ricorrenti è anche importante ricordarci l’anatomia che caratterizza l’apparato genito-urinario. La vagina, nel bene o nel male, tutti i giorni deve fare i conti con un vicino molto impattante, che è l’ultimo tratto del colon e il retto. Essendo questo un tratto colonizzato da tantissimi microrganismi può influenzarne la salute. La defecazione ha un ruolo primario in queste situazioni. Un alvo irregolare, diarroico o al contrario stitico, ma anche in quelle situazioni dove si alternano feci non conformate a conformate possono essere l’evento scatenante la manifestazione vaginale. Questo è il motivo per cui la direzione del lavaggio dalla vagina all’ano, spesso, non è sufficiente per evitare il ripresentarsi dell’infezione. I microrganismi passano soprattutto da dentro!
Le infezioni ricorrenti: come prendersene cura.
Cosa possiamo fare?
Iniziare dalle abitudini giornaliere è sicuramente una scelta corretta. In particolare:
- Curare l’igiene intima: lavarsi poco (1 volta al giorno) con poco detergente con pH adatto alla propria fascia di età e che non contenga tra gli ingredienti tensioattivi come SLES, SLS e Cocamide (dall’alto potere lavante e schiumogeno e particolarmente aggressivi sulle mucose), Phenoxyethanol (conservante dai presunti effetti dannosi sulla fertilità) e Triclosan (cessore di Formaldeide). La tecnica di lavaggio dalla vulva all’ano è da preferire ma NON è un fattore determinante per l’insorgenza.
- Non indossare quotidianamente proteggi slip o assorbenti
- Non utilizzare come intimo slip con tessuti sintetici, prediligi esclusivamente il cotone
A chi rivolgerci?
- Professionista che si occupa di nutrizione umana in ottica microbiotica sia nei casi in cui la defecazione è regolare ma soprattutto quando non si è regolari.
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Giulia Dari, ostetrica.
Bibliografia
- Chee WJY, Chew SY, Than LTL. Vaginal microbiota and the potential of Lactobacillus derivatives in maintaining vaginal health. Microb Cell Fact. 2020 Nov 7
- “il microbiota generale e il microbiota vaginale (CST e biodiversità) di Emanuela Gloria Sampugnaro – pag. 5
- “Candidosi Help” Conoscrla per prevenire e supportare la cura – Carla Damen e Sonia Levantino.
- Murina F, Lubrano C, Cappelli E, Campo M, Taraborrelli S. The role of female intimate hygiene practices in the management of vulvovaginal candidiasis: A randomized, controlled open-label trial. Health Care Women Int. 2023 May