Quanti stereotipi di genere hai?
Gli stereotipi sono un’insieme coerente e abbastanza rigido di credenze che un certo gruppo di persone condivide rispetto ad un altro gruppo o categoria sociale.
La costruzione di uno stereotipo può avvenire attraverso i processi di socializzazione diventando parte della cultura e del senso comune. Gli stereotipi possono dipendere da specifiche condizioni storico-sociali, non sempre rispecchiano la realtà circostante, ma nonostante ciò vengono trasmessi da generazione a generazione.
In merito al genere, gli stereotipi sono convinzioni culturali ampiamente diffuse che attribuiscono specifici comportamenti, caratteristiche e ruoli alle persone in base al loro genere. Nelle pratiche quotidiane, infatti, non importa cosa effettivamente fanno gli uomini e le donne, e nemmeno se si tratta delle stesse attività, l’ordine di genere sottolinea che quanto essi fanno viene avvertito come differente.
Maschile e femminile vengono percepiti come opposti e presentati come complementari.
Proviamo a pensare agli aggettivi che ci verrebbero in mente se dovessimo descrivere un uomo e quelli invece individuati per descrivere una donna.
Secondo uno studio condotto da Williams & Bennet tra gli aggettivi utilizzati per descrivere un uomo troviamo: aggressivo, ambizioso, disordinato, indipendente, robusto, coraggioso, dominante. Alla donna invece sono riservati aggettivi come: amorevole, attraente, umile, sognatrice, capricciosa, loquace.
Se invece dovessimo immaginarci in un ristorante e una coppia formata da un uomo e da una donna ordinassero una birra e una bottiglietta d’acqua, tendenzialmente il cameriere o la cameriera servirebbero la birra all’uomo e l’acqua alla donna.
Questi sono soltanto alcuni esempi che dovrebbero farci riflettere su quanti stereotipi o convinzioni sono presenti nella nostra mente e che di conseguenza influenzano, anche in modo inconsapevole, i nostri comportamenti.
Ma quali sono le effetti degli stereotipi di genere?
- Contribuiscono a biologizzare le differenze di genere;
- Accentuano le differenze tra maschile e femminile;
- Minimizzano le differenze intracategoriali (tra le donne, tra gli uomini);
- Contribuiscono a sottovalitare le abilità delle donne in ambito lavorativo e nei ruoli di potere;
- Negano la legittimità alle costruzioni identitarie che si propongono come alternative (es. le identità omosessuali, transgender);
- Contribuiscono a mantenere lo status quo;
- Limitano la libertà di espressione, poiché ci si aspetta che le persone agiscano in un certo modo in base al loro genere.
Per combattere gli stereotipi di genere, è importante promuovere l’uguaglianza, la consapevolezza e l’esposizione diretta. Ciò può essere fatto attraverso l’educazione, la sensibilizzazione e la rappresentanza delle donne e degli uomini in ruoli non stereotipati. Ma basterebbe semplicemente soffermarci quotidianamente sui nostri pensieri, sui nostri comportamenti e riflettere se siano realmente fondati sulla realtà o su convizioni sociali che vengono tramandate col tempo.
È importante riconoscere e sfidare gli stereotipi di genere quando si presentano, sia nella vita quotidiana che nei media affinchè si promuova la diversità e l’inclusione.
Valeria Romeo – psicologa psicoterapeuta in formazione
Bibliografia:
Williams, J. E., & Bennett, S. M. (1975). The definition of sex stereotypes via the adjective check list. Sex roles, 1(4).
Rudman, L. A., & Glick, P. (2012). Gender stereotypes and discrimination: The development of the ambivalent sexism inventory. In J. T. Spence (Ed.), The psychology of gender (pp. 175-196). Elsevier.
Heilman, M. E. (2012). Gender stereotypes and workplace bias. Research in organizational behavior, 32, 113-135.
Wood, W., & Eagly, A. H. (2012). Biosocial construction of sex differences and similarities in behavior. In J. T. Spence (Ed.), The psychology of gender (pp. 183-203). Elsevier.