PCOS e timing dei pasti - DONNEXSTRADA
Skip to content Skip to sidebar Skip to footer

PCOS e timing dei pasti

Mangiare in determinate fasce orarie può influenzare l’ovulazione? 

Recentemente è stato pubblicato uno studio a riguardo che ha preso in esame 60 donne affette da PCOS normopeso. Quest’ultimo parametro è stato preferito al fine di evitare la possibilità che i risultati potessero essere legati ad un calo ponderale. Allo stesso modo per eliminare ogni fattore confondente sono state escluse le donne che facessero uso di farmaci regolatori dell’insulina, contraccettivi orali, steroidi.

Le donne sono state così divise in due gruppi, e hanno seguito per 3 mesi un piano alimentare di mantenimento, in modo che non perdessero o aumentassero di peso.

Il piano alimentare aveva la stessa composizione in termini di macronutrienti ma con una distribuzione diversa, ovvero:

  • Il “gruppo colazione” consumava un pasto più abbondante a colazione e un pasto più piccolo a cena
  • Il “gruppo cena” aveva una distribuzione dei pasti invertita con un pasto più piccolo a colazione e un pasto più abbondante a cena.

Entrambi i gruppi hanno consumato i pasti in fasce orarie ben precise:

  • Colazione tra le 06:00 e le 09:00,
  • pranzo tra le 12:00 e le 15:00,
  • cena tra le 18:00 e le 21:00.

Al termine dello studio, nei due gruppi non sono state riscontrate differenze in termini di parametri antropometrici (peso, circonferenze, massa grassa, ecc..), ma i risultati più significativi sono stati osservati per quanto riguarda:

  • una riduzione di glicemia e insulinemia a digiuno e degli indici di insulino-resistenzab (HOMA index) nel “gruppo colazione”
  • una diminuzione del citocromo P450c17-alfa (coinvolto nel meccanismo di iperinsulinemia) nel “gruppo colazione”, nel quale allo stesso tempo si è riscontrato un aumento dei livelli di SHBG (globuline leganti gli ormoni sessuali) e di conseguenza una diminuzione degli androgeni (testosterone totale e li-bero, DHEA, androstenedione).

Infatti, normalmente nelle donne con PCOS i livelli di SHBG sono bassi, ciò significa che gli androgeni rimangono in circolo più del dovuto e contribuiscono alla manifestazione di sintomi quali eccessiva peluria e calvizie androgenetica.

In entrambi i gruppi è stata rilevata la presenza di ovulazione a partire dalla 5° settimana, questo sembra essere influenzato dalle medesime fasce orarie in cui i due gruppi hanno consumato i pasti.
Tuttavia, a partire dal secondo mese la percentuale di donne con ovulazione era più alta nel “gruppo colazione”, tendenza che è aumentata durante il terzo mese di studio, durante il quale quasi il 50% delle donne ovulava, rispetto al “solo” 20% delle donne del “gruppo cena”.

Lo studio ha quindi dimostrato:

In primo luogo, che consumare i pasti in determinate fasce orarie nelle donne con PCOS può essere d’aiuto nella modifica dell’assetto metabolico-endocrino, e del conseguente miglioramento di sintomi come iperandrogenismo e insulino-resistenza.

In secondo luogo, che la distribuzione delle calorie e dei nutrienti nell’arco della giornata, con un pasto più abbondante a colazione e pasti gradualmente più piccoli nel resto della giornata, contribuisce ad aumentare le possibilità di ovulare e dunque di essere fertili.

Infine, è importante ricordare di non estremizzare le indicazioni, ma cercare di mediare tra gli accorgimenti che ci suggerisce la scienza e la vita quotidiana, costruendo un proprio equilibrio dinamico che si adatti ad i nostri ritmi, e le nostre personali esigenze e difficoltà, abbandonando la pretesa di riuscire sempre a aderire alle indicazioni ideali.

 

Dott.ssa Giulia Tarallo Dietista

Fonte: Jakubowicz D. et all. Effects of caloric intake timing on insulin resistance and hyperandrogenism in lean women with polycystic ovary syndrome. Clin Sci (Lond). 2013 Nov;125(9):423-32. doi: 10.1042/CS20130071

What's your reaction?
0Smile0Angry0LOL0Sad0Love